Noi e le nostre maschere

La maschera è qualcosa che ci appartiene e che ci aiuta a sopravvivere alle nostre paure più profonde.

Senza maschera ci sentiamo nudi e senza protezione.

Senza una maschera che ci protegge, chiunque potrebbe guardare in fondo alla nostra interiorità e vedere quelle cose che abbiamo deciso con tenacia e determinazione di nascondere nel luogo più oscuro e lontano dentro di noi.

Sono cose così indecenti ed indegne da non poter essere mostrate a nessuno, sono ombre, anzi di più, sono dei veri e propri demoni.

Con tanta fatica e tanti sforzi siamo riusciti ad imbrigliarli e a confinarli in un luogo dove non possono nuocere a nessuno.

Ma noi sappiamo che sono lì e ne sopportiamo in ogni istante il peso sempre più gravoso.

E la maschera ci viene in soccorso, lascia passare all’interno solo quella flebile luce che serve a non cadere definitivamente nell’oscurità, ma ci assicura che mai questa luce possa raggiungere quegli angoli remoti in cui abbiamo relegato i nostri demoni più pericolosi.

Questi demoni sono le nostre paure, le nostre fobie e chi non vorrebbe scacciarle per sempre.

Non si può lottare con le proprie paure, perché sono troppo forti e sono pronte a distruggerci se solo volessero.

Meglio non disturbarle, magari se ne staranno li buone buone e io potrò vivere la mia vita.

Da quando siamo nati, abbiamo presto compreso che usando bene la maschera, possiamo interagire con maggior sicurezza con il mondo esterno e da allora siamo diventati sempre più esperti nell’uso al punto da costruircene una specifica per ogni diverso contesto.

La prima che ci costruiamo è quella di figlio e poi via via arricchiamo il nostro bagaglio con le maschere di amico, allievo, compagno, genitore, lavoratore…

E sì, siamo proprio diventati bravi ad organizzare le nostre maschere, al punto da non riuscire più a capire neanche noi quando ne stiamo indossando una e quando invece l’abbiamo riposta sopra il comodino.

Il mondo esterno è così pericoloso da non poter mica correre il rischio di farci trovare nudi ed indifesi. Con la maschera siamo senza ombra di dubbio più forti e possiamo difenderci meglio, saremo più al sicuro.

Ma le maschere che indossiamo hanno una particolarità: ogni istante che le portiamo erodono un piccolo strato del nostro vero volto.

Ne tolgono un piccolo velo alla volta, quasi impercettibile, che però non si riformerà più.

Maria Grazia Ogier - Arcano 3 Lo straniero (dettaglio)
Maria Grazia Ogier – Arcano 3 Lo straniero (dettaglio)

Più tempo indossiamo le nostre maschere e tanto più il nostro viso si logora, fino al punto da non riuscire più a riconoscerne i tratti. Resta solo una superfice bianca perfettamente levigata e lucida come un blocco di marmo lavorato da mani sapienti.

Quando anche l’ultima asperità sarà appianata, da quel momento in poi non potremo più fare a meno delle nostre maschere e, anche volendo, non saremo più in grado di vivere senza.

In quel preciso istante, la metamorfosi sarà completata e non avremo più alcuna possibilità di accesso alla nostra interiorità.

E cosa ne sarà dei demoni che abbiamo relegato in quell’angolo buio?

Quando il nostro vero volto sarà ormai completamente liso e consumato, la superfice lucida rifletterà tutta la luce che la investirà e non potrà più entrare ad illuminare l’interno che quindi cadrà definitivamente nell’ombra.

A questo punto le catene che bloccano i nostri demoni si dissolveranno e saranno così liberi di occupare ogni angolo della nostra interiorità prendendo il completo sopravvento.

Saremo sopraffatti dalle paure e nulla potremo fare per contrastarle.

Le maschere che credevamo essere la nostra salvezza ora ci mostrano la loro vera natura e cioè sono i nostri carcerieri che non vogliono in alcun modo che la luce penetri al nostro interno.

Ma proprio nel momento in cui sembra che siamo ormai destinati ad una esistenza nel buio più profondo, ecco che una piccola scintilla squarcia quelle tenebre impenetrabili. La scintilla diventa una fiammella che arde con sempre maggior vigore ed emana una luce bianca sempre più intensa che raggiunge pian piano ogni angolo.

I demoni scappano, sono terrorizzati. Sanno bene che l’ombra può esistere solo quando la luce è debole e quindi diventano sempre più evanescenti fino al punto di non essere più visibili.

La luce ha dissolto le nostre paure, ma come può essere successo questo miracolo?

Ognuno di noi porta dentro di sé la Scintilla Divina che è sempre accesa e non può essere spenta in nessun modo.

Anche quando il buio sembra aver preso il sopravvento, lei è sempre lì che arde e nel momento in cui decidiamo di affidarci con fiducia e gratitudine, ecco che accade il miracolo.

La luce inizia a risplendere e dissolve ogni ombra, anche la più piccola. Abbiamo ora chiara la percezione che quelle ombre così spaventose di cui ci vergognavamo così tanto e che avevamo cercato di relegare in quell’angolo buio, non erano altro che i sassi su cui poggiare i piedi per attraversare il guado e raggiungere l’altra riva dove è pronto ad attenderci un nuovo livello di coscienza e nuove esperienze da vivere.

Guardiamoci bene allo specchio e cerchiamo di capire quanto è forte il condizionamento delle maschere che inevitabilmente indossiamo ogni giorno e affidiamoci alla nostra luce interiore per acquistare forza e guadare il fiume.

Mentre portiamo in luce le nostre ombre, di fatto ci liberiamo di una maschera e quando dall’ultimo sasso faremo il salto e poggeremo i piedi sull’altra sponda del fiume, finalmente ci saremo liberati anche dell’ultima maschera e saremo così in grado di vedere il nostro vero volto, bello, luminoso, risplendente che non ci fa più paura, ma al contrario ci da forza ed energia per continuare il nostro viaggio, consapevoli che la meta è sempre più vicina.