Quando veniamo al mondo siamo catapultati in un grande labirinto e ci guardiamo intorno spaesati ed impauriti.
È un luogo che non conosciamo e non abbiamo idea di dove dobbiamo andare. Non c’è stata data alcuna mappa da seguire e nessuna indicazione che ci faccia capire come uscire e soprattutto cosa c’è fuori che ci aspetta.
Si, perché la vita vera, quella vissuta, esiste solo ed esclusivamente fuori dal labirinto.
All’interno del labirinto c’è l’esistenza, quello stato di fisiologica persistenza che giorno dopo giorno procede con incedere lento.
Trascorriamo le giornate nel labirinto, correndo da un anfratto ad un altro, in quella piccola zona che abbiamo ormai imparato a conoscere e che ci fa meno paura.
Ogni tanto, per provare quel senso di libertà ed evasione, osiamo allontanarci un po’ raggiungendo qualche zona più lontana e sconosciuta. Ci sentiamo dei veri esploratori, ma non ci rendiamo conto che in fondo siamo sempre inesorabilmente dentro il labirinto.
Inspiegabilmente, di colpo, a qualcuno succede qualcosa di magico. Iniziano a sentire un fremito e degli interrogativi iniziano ad affiorare sempre più insistentemente. Un turbamento sempre più forte fa vibrare tutto il corpo, finché accade il miracolo… spuntano due piccole ali dietro la schiena.
Sono piccolissime, ma ci fanno subito percepire che è accaduto qualcosa di strepitoso e nulla sarà più come prima.
Inizialmente proviamo vergogna a mostrarle in pubblico perché abbiamo paura del giudizio degli altri che certamente non apprezzeranno questo cambiamento.
Ma crescono con una velocità sorprendente e nasconderle è sempre più difficile.
Allora si sceglie di starsene da soli, meditando su cosa ci si potrà mai fare con quelle strane protuberanze così invadenti.
Non ne abbiamo idea, ma dentro sale la spinta a vedere oltre quella fitta siepe del labirinto che fino ad ora ci era così familiare.
Mentre fantastichiamo persi in questi pensieri, ecco che le ali iniziano a vibrare, sempre più velocemente finché con stupore e spavento i piedi si sollevano da terra e pian piano iniziamo a salire verso l’alto. La paura è tanta e vorremmo fermarci, tornare a terra e svegliarci da questo brutto incubo.
Non può essere vero…
E invece è proprio vero, oltre il labirinto che abbiamo creduto fino ad ora essere l’unica cosa esistente, c’è molto altro da scoprire ed esplorare.
Ormai è fatta, non si può più tornare indietro. Stiamo volando sopra quello che fino ad un minuto fa era il nostro mondo e che ora appare per quello che effettivamente è: un grande labirinto in cui ci si può perdere tutta la vita, ma da cui ci si può liberare non appena si prende consapevolezza che siamo esseri speciali che sanno volare e quindi basta solo decidere di farlo con fiducia.