I demoni interiori

4 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo,
ed essi ti sorreggeranno con le loro mani,
perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede».

Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

Non tentare il Signore Dio tuo».

Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai». 10 Ma Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto:

Adora il Signore Dio tuo
e a lui solo rendi culto».

11 Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano

Matteo 4-11

Tutti conosciamo questo famosissimo brano tratto dal Vangelo di Matteo in cui viene descritta la tentazione di Cristo ad opera del demonio e che è anche riportata negli altri tre Vangeli Sinottici di Marco, Luca e Giovanni, ma siamo certi di averne compreso a fondo il significato interiore più profondo che si cela dietro questo passo?

Nel momento in cui lo Spirito, nel suo percorso esperienziale nella dualità per raggiungere di nuovo lo stato di perfezione che gli appartiene, inizia a spingere per sperimentare la fiducia nel Creatore e si affida ad esso per salire un altro gradino in questo impervio e affascinante cammino di elevazione, ecco che viene chiamato in causa il custode del mondo duale, per sottoporci a dei test attitudinali per comprendere se effettivamente siamo pronti per il nuovo livello di coscienza.

All’Anima inconsapevole che non ha ancora raggiunto un livello adeguato di percezione, questi eventi appaiono solo come degli accadimenti casuali, degli incidenti di percorso, scherzi di un destino beffardo e perciò resta in uno stato di passività che non gli permette di far tesoro dell’esperienza e di accedere al nuovo stato di consapevolezza.

Visto che:

“Nessuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne, affinché la possiate sopportare.”

Corinzi 10:13

ogni prova a cui saremo sottoposti, sarà il frutto della nostra spinta evolutiva spirituale che, in modo più o meno consapevole, abbiamo richiesto in quanto prevista nel programma esperienziale scelto dallo Spirito e non sarà mai superiore alle capacità di cui si dispone (in soldoni, ogni cosa che ci capita è funzionale alla nostra crescita e abbiamo tutte le risorse per affrontarla).

L’obiettivo non è dimostrare l’inadeguatezza dell’uomo, ma al contrario l’accesso al nuovo livello di elevazione e il proseguimento nel cammino di perfezione.

In questi ultimi anni, c’è stata una decisa accelerazione in questa direzione, perché c’è urgenza di entrare in un nuovo stadio di consapevolezza collettivo e quindi tutti veniamo sottoposti a continui test per comprendere chi può passare al nuovo livello e chi invece ha bisogno ancora di elaborare in modo più profondo il contenuto esperienziale del livello presente.

Considerando che la Terra è una scuola per gli Spiriti in cammino evolutivo, dobbiamo considerare che ora è arrivato il momento dei test di fine anno, che di fatto chiudono un ciclo di studi e riequilibriano la scala di valori, posizionando ognuno nel livello opportuno.

Tutti devono sostenere la prova, ma ognuno avrà il suo compito personale adeguato al proprio livello e nessuno si potrà sottrarre o trovare delle scappatoie.

Dobbiamo anche tener presente che, nel momento in cui chiediamo a gran voce una prova all’altezza del nostro livello animico, ecco che il Padre accoglie la richiesta e ci accontenta. E’ solo una questione di tempo, necessario alla maturazione delle condizioni migliori, ma tale prova saremo chiamati ad affrontarla e superarla.

E’ solo nella prova, vivendola intensamente e consapevolmente, che avremo la reale percezione del nostro valore interiore e soprattutto della capacità che avremo acquisito di passare indenni attraverso le tentazioni demoniache .

La prova agisce pizzicando in modo più o meno energico i lati in ombra che teniamo ben celati nella nostra interiorità e su cui dobbiamo lavorare in ogni singola esperienza di manifestazione per riuscire a portarli in luce, mentre le tentazioni demoniache cercano in tutti i modi di alleviare questa tensione e lasciarci nella condizione di stasi che impedisce in modo assoluto il minimo avanzamento evolutivo.

La tensione che la prova induce, è proprio la leva che ci permette di fare il salto e non dobbiamo in alcun modo cercare di evitarla. E’ l’energia potenziale che viene accumulata nella fase di tensione a permettere il salto nella successiva fase di riemersione, portandoci ad un nuovo livello evolutivo più alto del precedente.

Se riusciamo a cambiare la nostra capacità di percezione degli eventi che quotidianamente viviamo, vedendoli come test per misurare le nostre capacità e per aiutarci a fare un passo in avanti nella nostra evoluzione e ci prendiamo la responsabilità delle scelte che facciamo, possiamo sperimentare un grande stato di equilibrio anche nella difficoltà che i test inducono, perché vivere a pieno la prova richiede di agire sfruttando al massimo i nostri talenti personali e questa è la condizione unica per entrare e permanere in uno stato di soddisfazione e il benessere.

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