Il cammino di ricerca spirituale

Quando si inizia un percorso di ricerca spirituale, in genere lo si fa perché ad un certo punto, la vita ci da un bello schiaffone che ci sbatte a terra tramortiti.
Può essere il tradimento del nostro amato, una malattia, la perdita di una persona cara, la perdita del lavoro o qualsiasi altra cosa che la mente classifica come sciagura. Nella vita, nulla accade per caso e quindi ciò che ci accade è quanto di meglio passa accadere per farci intraprendere il lavoro su noi stessi.

Quando ci rialziamo ancora doloranti, iniziano ad affiorare nella nostra mente degli strani interrogativi su chi siamo, quale sia il senso della vita e in quale direzione stiamo andando.

In questa prima fase, siamo convinti che tutto ciò si svolga su un piano prettamente mentale ed intellettuale e così magari iniziamo a leggere dei libri spirituali o esoterici che casualmente ci capitano tra le mani, oppure veniamo invitato a seguire qualche incontro in cui si parla di ricerca interiore e si inizia ad aprire un piccolo spiraglio su un modo che fino a quel momento ci è stato completamente sconosciuto e nascosto.
Dopo una prima fase di entusiasmo e di euforia, si arriva inesorabilmente ad una fase di stallo in cui non si riesce più ad andare avanti, ma al tempo stesso ci si accorge che non si è più in grado di tornare indietro, perché ora abbiamo visto. Non abbiamo ancora capito bene che cosa abbiamo visto, ma quella piccola scintilla luminosa ci tormenta e ci invita ad andare avanti anche se il solo pensiero ci spaventa a morte.

Ci troviamo di fatto impantanati in una palude melmosa e non riusciamo più a muoverci mentre paura e smarrimento aumentano giorno per giorno.

Questa fase può durare anche anni e si può cadere anche in uno stato di profonda apatia e depressione, finché un giorno arriva l’illuminazione e si comprende che il lavoro spirituale non si può fare con l’intelletto.

Ci si rende conto che è necessario affinare la nostra capacità di percezione che è ancora troppo grezza e grossolana per poter trattare quel materiale così delicato come le emozioni superiori e le forze spirituali. Solo per brevi attimi assolutamente spontanei, riusciamo a percepire queste forze sottili e delicate che svaniscono prima ancora di rendercene completamente conto.

Nel nostro livello di coscienza, il lavoro spirituale si può sintetizzare in una sola parola:

ACCORGERSI

Questa è la vera essenza.

Allenando l’ascolto e lo sguardo interiore, diventiamo rapidi e riusciamo a vedere i pensieri che arrivano come se fossero al rallentatore.

Avete presente i proiettili alla fine del film Matrix?

A questo punto saremo in grado di vivere il Distacco Sublime.

È difficile? E chi vi ha detto che la vita è facile?

L’Anima vuole solo fare esperienze e per lei la sofferenza è solo uno strumento che usa per buttarci giù dalle brande visto che non ne vogliamo proprio sapere di seguire la sua spinta evolutiva.

Quando viviamo uno stato di sofferenza, la responsabilità è sempre e solo nostra, perché di fatto non stiamo seguendo l’impulso animico, ma siamo identificati con la Personalità che ci vuol tenere costantemente in una zona di confort che equivale ad uno stato di “morte in vita“.

Siamo sicuri che sia veramente così? Assolutamente no.

E allora di cosa stiamo parlando?

I grandi maestri ci hanno indicato la via, ma il problema è che ci hanno trasmesso il loro sapere in una forma che la mente ordinaria non è in grado di comprendere.

I livelli di coscienza 1, 2 e 3 della scala di Gurdjieff possono solo ricorrere al dogma che è fondamentale per compiere la prima parte del percorso perché non hanno ancora costruito la propria capacità di discernimento.

Per il livello 3, si iniziano a sentire tanti piccoli scricchiolii nella Personalità e iniziano a sorgere spontaneamente dentro di noi quelle domande esistenziali di cui si parlava all’inizio, anche se siamo ancora immersi nel condizionamento delle credenze e dei dogmi. Ma riusciamo a reggere sufficientemente queste energie e se sei arrivato a leggere fino a questo punto, vuol dire che almeno questo livello lo hai raggiunto. Magari non riesci a tenere questo stato per tempi prolungati e hai bisogno di sicurezze, ma qualcosa è scattato dentro di te.

Per i livelli 4 il dogma non serve più e si è attivata una capacità di discernimento sufficiente per iniziare a comprendere i testi dei Maestri, entrando in contatto con il messaggio intimo e profondo che è celato dietro al simbolismo utilizzato da tutti i Maestri per traghettare verso il basso i messaggi dello Spirito a cui è stato loro concesso di accedere e di diffondere agli esseri umani che sono pronti per accoglierli.

Siccome non nasciamo a caso, chi è nato in Italia, dovrebbe iniziare proprio dal Vangelo che è l’insegnamento del Cristo materializzato, elevando la lettura dal piano mentale al piano cardiaco.

Il Vangelo parla di noi ed è della massima attualità, per affrontare questo periodo di grande confusione e predominio del materialismo, che non è né bene né male, ma una fase fondamentale per l’umanità per edificare il proprio IO e la percezione chiara di Esistere.

Non dimentichiamo mai che il compito Cosmico dell’essere umano è quello di mettersi al servizio per supportare l’evoluzione di chi si trova ad un livello inferiore, anche se dobbiamo stare molto attenti a non cadere nella trappola della superbia che è sempre in agguato per catturare i ricercatori spirituali e imprigionarli nella prigione dorata creata appositamente dalla Personalità.

Per iniziare, andiamo a cercare in soffitta o in cantina un Vangelo, tanto sicuramente ne avremo anche diverse copie soprattutto se ci sono ragazzi che hanno fatto il catechismo di recente e mettiamolo sul comodino, nello zaino o nella borsa e quando ci sentiamo un po’ persi o cadiamo nella sensazione di vuoto, apriamolo a caso e leggiamo qualche riga cercando di portare la nostra attenzione al Cuore. Magari all’inizio non capiremo un granché, ma non è importante. Sono parole di Fuoco e quei semi di luce una volta seminati lavorano dentro di noi.

Per aiutarci in questa fase vi consiglio di guardare anche i video di Massimo Bianchi e Federico Cimaroli che stanno facendo un magnifico lavoro per divulgare la lettura dei Vangeli con gli occhi del Ricercatore Spirituale, liberando l’insegnamento in essi conservato dalla cortina creata dal dogma e dalla credenza a cui siamo stati tutti abituati e che ringraziamo con spirito di gratitudine perché ci hanno permesso di arrivare fin qui.

Con la New Age siamo stati letteralmente invasi da un oceano sterminato di pratiche e filosofie che promettono miracoli e questo è un grande problema per chi si avvicina alla Ricerca Spirituale in quanto vive l’esperienza di Ulisse con le sirene: se non si ha un grande radicamento, cosa che difficilmente si ha in questa fase del lavoro spirituale, è molto facile seguire il canto melodioso delle sirene e gettarsi in mare senza però saper nuotare, rischiando pericolosamente di affogare.

Le tradizioni autentiche sono veramente poche e in fondo parlano una lingua comune come è normale che sia, ma lo fanno utilizzando registri che sono specifici per le culture e le epoche in cui si sono sviluppate. Quando si sente il richiamo per una tradizione autentica, qualunque essa sia, è estremamente importante affidarsi a questa in modo totale, evitando di cadere nel tranello della superficialità e della dispersione, facendo un grande minestrone, mettendo insieme pezzetti presi qua e la dalle varie tradizioni, da persone più o meno in buona fede, che possono creare anche danni molto seri alle persone che vi si affidano in modo inconsapevole.

Il lavoro di Ricerca Spirituale è estremamente serio e richiede volontà, dedizione e pratica. Nel momento in cui si è pronti, non servirà fare molte ricerche, perché nel fiume compariranno come d’incanto i sassi su cui poggiare i propri piedi per attraversarlo e continuare il proprio cammino, ma senza il profondo atto di volontà, questi rimarranno ben celati alla nostra vista.

Se sei riuscito a leggere tutto fino a qui, complimenti, perché hai già raggiunto almeno il livello di ascolto e sguardo Concentrato, ma i livelli dell’ascolto e dello sguardo vi parlerò in un altro post.

Ciao Ricercatori del Vero e buon lavoro.