Il cammino

Ogni giorno partiamo per un nuovo viaggio lungo il cammino della vita, ma non sempre ne siamo completamente consapevoli.
Molto spesso crediamo di dover solo affrontare un nuovo giorno, le solite cose con cui riempire le nostre ore e che ci traghettano stancamente verso la sera, esausti, ma senza alcunché di entusiasmante da raccontare e per cui gioire.
Le giornata ci sembrano solo dei fogli laceri di un calendario che non vede l’ora di essere svuotato, per poter così aggiungere una nuova tacca alla nostra stecca sempre più pesante che trasciniamo con noi con apatia a disinteresse.
Sembra un ricordo sbiadito, quasi flebile, quel periodo di grandi sogni che ci accendevano da dentro con una vampa esplosiva così difficile da contenere. Tutto era incredibilmente magico ed entusiasmante. Le ore passate a fantasticare ad occhi aperti, da soli o in compagna di sognatori come noi di cui non riuscivamo proprio a fare a meno e a cui dedicavamo ogni infinitesimo attimo del nostro tempo.
Poi pian piano quella fiamma si è iniziata a raffreddare, lentamente, in modo silente, al punto da non accorgerci che il nostro cuore si stava pericolosamente raffreddando e che stava pian piano ricoprendosi di uno strato di ghiaccio sempre più spesso.
Nell’immediato non sembrava essere cambiato nulla, ma nel nostro profondo sapevamo bene che non era così.
Variazioni impercettibili, piccoli crepitii che non destavano particolare preoccupazione. La struttura è giovane e molto solida e poi ci sono tutti i bellissimi risultati conseguiti in questi anni a darci fiducia sulla stabilità e sull’equilibrio di tutto ciò che con grande sforzo e dedizione siamo riusciti a realizzare.
E’ vero, abbiamo dovuto sacrificare qualcosa, la spensieratezza di quando non avevamo in tasca neanche gli spiccioli per poter comprare un pezzo di pizza o un gelato, ma che poi non erano così importanti per sentirsi al settimo cielo.
Ora nelle nostre tasche abbiamo molto di più di quello che ci occorre e per colmare il vuoto che nel frattempo si è fatto largo dentro di noi, non esitiamo ad allungare una moneta ad un altro noi che ci tende la mano all’angolo della strada e che ci regala un immenso sorriso cui ormai siamo indifferenti.
Sembra che ormai questa sia la normalità che ci accompagnerà da qui in avanti, una rassicurante zona di tranquillità in cui poter ancorare la nostra nave al riparo da tempeste ed imprevisti.
Ma ad un certo punto, quei crepitii quasi impercettibili, dirompono nel cuore della notte in un fragoroso boato. Spavento e terrore ci assalgono… il fiato è sempre più corto e i polmoni non sembrano volerne sapere di ridistendersi per far entrare una boccata di aria fresca e fermare questo stringente senso di soffocamento.
Forse è arrivato il momento di cui tutti abbiamo così paura? Vuoi che sia proprio in questo modo che si lascia la scena?
Per questa volta è solo un avvertimento che la nostra amorevole Nutrice ci sta dando per indicarci l’urgenza di riprendere il vero cammino della nostra vita.
Non dobbiamo mai erroneamente scambiare il rifugio d’altura in cui ci siamo fermati per rifocillarci dopo la grande arrampicata, per la nostra sosta definitiva. E’ solo una sosta veloce per fare nuove provviste e caricare acqua fresca per poter continuare dritti e rapidi il proprio cammino.
Abbiamo grandi doni da portare a tutti coloro che ci stanno aspettando con ansia per questo e non possiamo assolutamente tradire il patto che abbiamo fatto nel momento in cui ci siamo messi in cammino.
Questo è il nostro vero scopo… tutto il resto non conta.
Ora è chiaro… ogni giorno partiamo per un nuovo inebriante viaggio e solo se viviamo intensamente ogni singolo attimo e godiamo della bellezza di ogni singolo passo, evolviamo e con noi tutti coloro che incontriamo lungo il nostro percorso.

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