Chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando

Queste domande hanno tormentato da sempre l’Umanità che si trova a vivere l’esperienza terrena senza avere una chiara consapevolezza delle motivazioni di tale esperienza. Da sempre ci si interroga su chi siamo, da dove proveniamo e soprattutto la direzione verso cui stiamo andando, nella speranza di riuscire a trovare delle risposte che ci aiutino a vivere al meglio e a fare le scelte più giuste.

In questo articolo vi riporterò la mia visione personale che vuol essere solo e soltanto uno spunto di riflessione per ognuno in modo da riuscire a percepire in modo sempre più chiara la risposta più adatta a noi stessi.

Le tradizioni spirituali millenarie di ogni parte del mondo ci mettono a disposizione degli indizi e degli strumenti di discernimento che possiamo utilizzare come supporto, alla stregua di una via ferrata durante un’escursione in montagna, ma poi sarà sempre nostro compito elaborare una personale visione che meglio risuona con la nostra coscienza e ci da stimolo ed energia per affrontare le sfide che quotidianamente ci vengono proposte dalla vita lungo il nostro percorso di evoluzione.

Premetto che la mia idea è frutto delle mie ricerce personali, degli studi fatti fino a questo momento e delle mie personalissime percezioni, quindi non vogliono essere in alcun modo delle verità universali e dei dogmi.

Ognuno, in base al proprio livello di coscienza, dovrà comprendere e percepire se si sente o meno in risonanza e cercare di elaborare la personale risposta a queste domande, liberando la mente dai condizionamenti dei dogmi religiosi, sociali e culturali, che ci frenano nel nostro percorso evolutivo.

Noi siamo Spirito creato a immagine e somiglianza del Creatore (il sesto giorno secondo le Sacre scritture Cristiane). Lo Spirito è solo ad immagine e somiglianza del Creatore e questo vuol dire che ha al suo interno un frammento Divino, ma non è il Creatore ed infatti viene creato nella componente maschile e nella componente femminile.

Lo Spirito è immerso nella beatitudine della perfezione che deriva dall’essere in intimo contatto con il Padre, ma ad un certo punto il lato femminile inizia a provare uno stato di disagio sempre più profondo per non essere in grado di percepire la perfezione in tutta la sua completezza, non avendo sperimentato altra condizione.

Il lato femminile dello Spirito afferma che non si può vivere a pieno la perfezione se non si è sperimentata l’imperfezione e per questo motivo chiede al Padre di potersi mettersi alla prova e di sperimentarsi nell’imperfezione, per poter riuscire alla fine del cammino a tornare nel punto di partenza con un livello di consapevolezza tale da avere una completa percezione della Perfezione e poterne così godere a pieno.

Il Padre ha accolto questo desiderio dello Spirito e ha messo a disposizione una scuola in cui ogni Spirito possa sperimentare a pieno l’imperfezione e la dualità al fine di comprendere, passo dopo passo, la completezza e perfezione del Tutto da cui proviene.

Questa scuola è il pianeta Terra che è stato appositamente progettato e realizzato per questo importantissimo scopo e che risponde alle leggi della dualità e della separazione.

Ogni Spirito inizia quindi un percorso di apprendimento e di evoluzione calandosi in manifestazione sulla Terra in stati di perfezione man mano crescenti, prendendo in prestito nel momento dell’approdo, materia fisica (il fisico), emozionale (le emozioni), mentale (i pensieri) e spirituali (i sistemi di connessione con il Creatore) con cui sarà in grado di vivere l’esperienza terrena.

Nelle prime esperienze terrene, lo Spirito deve imparare ad interagire con la materia fisica e poi gradualmente con la materia emozionale, per poi passare ad interagire con la materia mentale e infine con quella spirituale, in analogia ad un cammino di ascesa verso la cima di una montagna in cui il percorso va pian piano aumentando il grado di difficoltà e che richiede quindi delle abilità e un grado di allenamento sempre più elevati. Il cammino è impervio, ma al tempo stesso ad ogni passo riusciamo a godere di un panorama sempre più ampio e ricco di dettagli importanti per il prosequio del cammino.

Possiamo immaginare il percorso evolutivo rappresentato da una scala in cui ci sarà una parte di evoluzione verticale che equivale a salire il gradino elevandoci e una parte di evoluzione orizzontale che equivale a camminare sul gradino e che ci permette di avvicinarci al gradino successivo.

Nella prima parte del viaggio, lo Spirito entra in manifestazione terrena partendo dalle forme più elementari del mondo minerale, assumendo man mano forme sempre più complesse che sono caratterizzate da una intelligenza sempre più strutturata e complessa. Si passa dalle particelle elementari sub atomiche, per passare di evoluzione in evoluzione, a forme di complessità e purezza sempre più alta.

Nel momento in cui lo Spirito ha sperimentato tutte le varianti del mondo minerale nel percorso di evoluzione orizzontale ed ha quindi acquisito memoria e consapevolezza degli insegnamenti che ne derivano, è pronto per fare il salto di evoluzione verticale e passare al mondo vegetale.

Nel mondo vegetale inizierà il suo percorso esperienziale nelle forme unicellulari più semplici, fino ad arrivare alle strutture più complesse che si avvicinano al mondo animale che rappresenterà il prossimo salto evolutivo verticale.

Questo processo si svolge nello stesso modo nel mondo animale, fino al punto in cui lo Spirito è pronto per fare l’ultimo salto verticale di evoluzione che lo porterà a sperimentale l’esperienza umana.

L’uomo rappresenta l’ultimo stadio evolutivo e quindi non ci saranno altre tipologie di specie terrene in cui lo Spirito dovrà fare esperienza.

Nei mondi minerale, vegetale e animale, lo Spirito si sperimenta solo ed esclusivamente con la materia e risponderà unicamente alle leggi della natura e sarà guidato dalla Forza Vitale e dai 5 sensi tangibili (vista, udito, olfatto, gusto e tatto).

Nel momento in cui lo Spirito effettua il salto evolutivo verticale nell’uomo, accanto alla Forza Vitale e ai 5 sensi tangibili, si attivano in potenza degli organi sottili che sono associati alla Scintilla Divina che è in ognuno di noi in quanto Spiriti creati ad immagine e somiglianza del Creatore.

Questi organi sottili della luce, nel momento in cui si attivano, permettono alla specie umana di poter compiere in modo consapevole le proprie scelte e a riuscire a percepire in modo chiaro la realtà, aiutando la connessione diretta con il Padre.

Questi organi, per essere attivati, necessitano di un percorso evolutivo e quindi ognuno ne può disporre in modo più o meno completo a seconda del proprio livello di evoluzione.

Rifacendoci alla filosofia acquariana di Baba Bedi, gli organi della luce che l’essere umano ha a disposizione in quanto legati alla Scintilla Divina sono l’Intuito, la Coscienza Etica e la Sensibilità Psichica.

L’Intuito è l’organo sottile che ci permette di avere una indicazione istantanea nel momento in cui abbiamo il dubbio tra due possibili scelte e se seguiamo questa indicazione istantanea, facciamo la cosa giusta per la nostra evoluzione.

La Coscienza Etica è l’organo che ci invia un messaggio istantaneo nel momento in cui stiamo per compiere in modo volontario del male a noi stessi o a qualche creatura del manifestato. Visto che le negatività rallentano il percorso evolutivo personale, questo organo, nel momento in cui seguiamo le sue indicazioni. ci permette di velocizzare al massimo il nostro percorso evolutivo personale.

La Sensibilità Psichica è l’organo che ci permette, tra le varie cose, di percepire la realtà.

Al livello attuale di evoluzione tutte le persone hanno completamente attivati l’Intuito e la Coscienza Etica che quindi sono a disposizione di ognuno, mentre la Sensibilità Psichica si sta attivando in questo ultimo periodo e quindi sarà necessario ancora del tempo affinché tutta l’umanità ne possa beneficiare, anche se è possibile attivarla grazie a delle tecniche sviluppate dallo stesso Baba Bedi.

Nel percorso evolutivo che lo Spirito compie attraverso le successive incarnazioni, deve salire 7 livelli di coscienza ognuno dei quali è caratterizzato da un diverso grado di interazione con la materia di cui lo Spirito si veste durante la discesa terrena e quindi da un diverso grado di connessione al Divino da cui lo Spirito parte e a cui deve ritornare al termine del suo viaggio di illuminazione.

I livelli 1,2 e 3 sono associati agli stati più densi della materia fisica, emozionale, mentale e spirituale e quindi si sperimenterà un attaccamento esasperato al corpo e ai 5 sensi e sarà dominato da emozioni a bassa frequenza di vibrazione come odio, rabbia e rancore e dalla Personalità.

Nella prima parte del cammino attraverso i livelli di coscienza 1,2 e 3, ci sarà il predominio della Paura e il percorso evolutivo sarà guidato dai tre istinti:

  • di sopravvivenza (paura della morte)
  • gregario (paura di restare soli)
  • di autorealizzazione (paura di perdere il proprio status sociale)

Immaginiamo il percorso di evoluzione ed illuminazione come un cammino di attraversamento della Terra attraverso un cammino fantastico che attraversa al suo interno il pianeta. Nei primi tre livelli di coscienza, si può immaginare di scendere sempre più in profondità fino a raggiungere il centro della Terra che si raggiunge nel momento in cui lo Spirito è al 4° livello di coscienza.

Il 4° livello di coscienza rappresenta la terra di mezzo, cioè il punto intermedio del cammino ed è lo stato in cui la Personalità perde la sua spinta propulsiva e inizia a farsi sentire sempre più forte la spinta dell’Anima che dovrà accompagnarci nelle seconda parte del cammino, verso gli stati più leggeri ed elevati di coscienza.

Il livello 4 è il più complesso e strutturato proprio perché rappresenta uno snodo fondamentale e il passaggio del testimone dalla parte più materica, alla parte più spirituale. Nel livello 4 si ha la completa immersione nell’IO che è la manifestazione della Personalità (io sono, io ho, io penso, ecc.).

Nel momento in cui l’Anima inizia a far sentire la sua forza trainante, ecco che si inizia a perdere gradualmente il contatto con la materia e iniziano a farsi strada aspetti della spiritualità sempre più elevati.

Nel livello 5 si attiva la Fiducia che ci permette di mollare la presa dalla materia più densa che ha caratterizzato i primi livelli di coscienza.

Nel livello 6 si attiva l’Amorevolezza che permette la comunione completa con il Manifestato e la fusione graduale nella Coscienza collettiva.

Nel livello 7, che è l’ultimo gradino del percorso di evoluzione, lo Spirito sperimenta il Perdono che permette il completo distacco dalla componente materica e accompagna lo Spirito alla ricongiunzione con il Padre.

Questo passaggio è riassunto in modo esemplare nelle parole del Cristo nel momento più estremo della crocifissione:

Padreperdona loroperché non sanno quello che fanno

(Lc. 23,33-34)

In ogni istante della nostra esperienza terrena, percorriamo questo cammino, in modo più o meno spedito e in modo più o meno lineare a seconda delle scelte che facciamo e delle nostre azioni.

Le negatività che derivano da azioni volontarie che violano le leggi del Cosmo, rallentano questo cammino, mentre vivere a pieno i propri talenti e le proprie aspirazioni imprime un’accelerazione, quindi è di fondamentale importanza cercare di essere quanto più possibile in comunicazione intima con la propria coscienza in modo da poter compiere le giuste azioni, che vanno nella direzione della nostra evoluzione.

Nel corso dei millenni, sono state messe a disposizione dell’umanità tantissime tecniche che, per strade differenti, puntano tutte nella stessa direzione della profonda consapevolezza e conoscenza interiore per recuperare una mappa sempre più dettagliata del piano di viaggio preparato dallo Spirito prima della manifestazione terrena.

Ognuno si affidi a quelli con cui si sente più in sintonia per scoprire questa affascinante mappa.

C’è una cosa veramente importante da tenere sempre a mente ed è che alcune tappe del viaggio sono obbligate e quindi, in un modo o in un altro, saranno esperienze che dovremo per forza vivere (fato), mentre altre sono potenziali e dipenderà dalle nostre scelte se si manifesteranno o meno (destino). Questo cela una grande legge che è sconosciuta alle anime nei più bassi livelli e cioè che ognuno di noi è un Creatore.

Essere Creatori sta a significare che abbiamo il potere di decidere cosa far entrare in manifestazione, cioè siamo in grado di creare gli eventi che accadranno. Ogni qualvolta con determinazione e dedizione alimentiamo un intento o un desiderio, creiamo le condizioni perché si possa manifestare nella nostra vita. Questo potere è limitato soltanto alla nostra esperienza personale in quanto non possiamo condizionare la vita degli altri, ma è estremamente potente.

Se coltiviamo pensieri di crescita, allora evolveremo, ma se coltiviamo in modo pressante pensieri limitanti, allora questi saranno portati in manifestazione e la nostra evoluzione sarà rallentata.

Quando poniamo attenzione su qualche cosa che ci riguarda, creiamo l’energia e nel momento in cui mettiamo l’intenzione, questa energia si mette all’opera affinché l’oggetto dell’attenzione diventi realtà (manifestazione).

È quindi fondamentale coltivare solo i pensieri che vogliamo realizzare e praticamente tutte le persone inconsapevoli di questa semplice legge del Cosmo, vivono delle vite che non riconoscono come proprie, perché non prestano attenzione ai pensieri e ai desideri che coltivano. Nella stragrande maggioranza dei casi inseguiamo desideri ed obiettivi che ci vengono imposti dell’esterno attraverso i condizionamenti e perciò viviamo una vita non in linea con il piano di viaggio preparato dallo Spirito e quindi entriamo nella sofferenza che è il segnale che lo Spirito utilizza per farci capire che dobbiamo cambiare strada.

Buon cammino Spiriti compagni di viaggio.

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